Tra Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo si nasconde uno degli angoli più magici della Sicilia: sentieri angusti e antichi ci guidano all’interno di un’oasi da sogno (1600 ettari di area protetta - lunga 7 km) immersa nel tipico ambiente mediterraneo, tra alberi e arbusti sempreverdi che si inerpicano su un suolo roccioso.
La Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, prima in Sicilia, è stata istituita nel 1981 dalla Regione Siciliana.
Anche se lo Zingaro è particolarmente famoso per le sue spiagge, per i fondali limpidi e ricchi di pesce e le grotte sottomarine, è bene sapere che la riserva offre molto di più. Nel suo territorio, infatti, si trovano molte realtà antropologicamente rilevanti come il Borgo Cusenza, completamene abbandonato a partire dagli anni '50, oggi al centro di un progetto di recupero e la Grotta dell'Uzzo (testimonianza della vita di ottomila anni fa) al cui interno sono visibili ancora oggi i resti di una civiltà contadina molto più recente.
All'interno dell'area della Riserva ricade un piccolo museo naturalistico dove sono stati recentemente collocati i pannelli sul tema "Etnobotanica dello Zingaro" con i quali vengono messi in luce, attraverso immagini fotografiche, piante spontanee utilizzate nella medicina popolare secondo la tradizione locale delle comunità rurali ricadenti nel territorio dello Zingaro.