È insieme con Erice, fra i principali insediamenti degli elimi.
Dell’antico abitato non rimangono che poche vestigia: le rovine di alcune torri quadrate e di una porta delle fortificazioni.
Da visitare il tempio, rimasto miracolosamente intatto, periptero esastilo in purissimo stile dorico che si erge solenne e imponente da 2400 anni su una collina immersa in un paesaggio deserto e brullo che ne accentua la grandiosità; il teatro, metà del III secolo a.C., sorge sulla vetta del monte Barbaro; le Terme segestane che, già note in epoca araba, sgorgano sulle rive del fiume Caldo e in parte all’interno di una grotta dove si è formata una sauna naturale. Le acque sulfuree vengono utilizzate per bagni, fanghi e inalazioni.