Qui, in Sicilia, il mare diventa un riflesso di luce argentato, un suono debole, frusciante e sonnolento che l’ estate sulla riva accompagna i sogni di chi sta sdraiato ad ascoltare.
Scopri le località vicine a Villa Zina
Custonaci non è soltanto un luogo dove riscoprire natura e turismo, è un centro vivo di tradizione e passione ancestrale per il ricordo del passato. Rinomato in tutta la Sicilia e non solo è il famoso Museo Vivente che, durante il periodo natalizio, ha sede nella Grotta Mangiapane.
Attraverso il tema del “Presepe Vivente” la gente del posto ricorda, mantenendo allo stesso tempo con questo espediente vive, le tradizioni locali, le abitudini di un tempo ormai lontano. Uomini nei costumi di una civiltà preindustriale basata sulla vita agreste, sull’allevamento e sulla produzione artigianale, ripropongono i rituali di realizzazione della ricotta, del pane di casa, dei dolci “Busiati”. Simulano scene di vita pastorale, e di lavorazione dei prodotti, quali grano e olive, raccolte dai campi. Si ha la sensazione così di vivere un viaggio a ritroso nel tempo, ma si ha anche la possibilità di assaggiare i frutti di questo “mondo” riscoprendo in essi il sapore di una volta. Alla fine del periodo natalizio, le strutture restano visitabili anche nel periodo estivo, da luglio a settembre, per offrire ad un più ampio pubblico turistico la visione di questo “mondo”. Da non trascurare inoltre, il prestigioso Santuario della Parrocchia Maria S.S. di Custonaci famoso per i Suoi preziosissimi Marmi Locali ( sui quali la località fonda la sua principale fonte di ecomonia ), sito soltanto a 2 Km di distanza dall’hotel trapani Villa Zina.
meno popolare della vicina riserva dello Zingaro, è situata a metà strada tra San Vito Lo Capo e Trapani.
Il mare cristallino di un blu indefinito fa da contorno a un promontorio di natura calcarea del monte (m 659) che separa il golfo di Castelluzzo, ad est, dal golfo di Bonagia, ad ovest.
Merita di fregiarsi del titolo di riserva naturale per il suo grande valore sotto tutti i punti di vista: naturalistico, speleologico, storico, folkloristico e, ovviamente, paesaggistico. La Riserva, ricca vegetazione con rilevanti aspetti di macchia mediterranea, praterie secondarie e palma nana, ospita anche diverse specie di orchidee selvatiche. Tra i Mammiferi è segnalata la presenza della volpe, del coniglio, della donnola e dell'istrice; presenza assidua è anche quella del falco pellegrino. Partendo da San Vito Lo Capo, si giunge all’ingresso est della Riserva in poco meno di venti minuti d’auto; si entra pagando un piccolo ticket e si prosegue a piedi fino alla Tonnara di Cofano, qui si trova la bellissima Torre di Tuono, unica in Sicilia con la sua forma quadrata a pareti concave, eretta nel 1500 a difesa della tonnara e dell’antico borgo marinaro. Sul versante ovest, in direzione del paese di Custonaci, si aprono diverse grotte, le più famose sono in località Scurati.
a circa 4 KM da Villa Zina Park Hotel
Affascinate per la bellezza del suo paesaggio, per le sue acque incontaminate e per la cornice mediterranea in cui è incastonata. Decisamente un'ottima alternativa alla famosa spiaggia sanvitese che, nelle giornate di agosto, registra il massimo delle presenze e, senza dubbio, una tappa da non perdere per chi ama andare alla scoperta delle bellezze naturali del nostro territorio. In Spiaggia si trova un piccolo bar e si possono affittare anche ombrelloni e lettini. La suggeriamo anche a chi vuole trascorrere una giornata divertente insieme ai bambini, infatti grazie ad “Ercolino”, il trenino gratuito che collega il parcheggio alla spiaggia, è possibile visitare tutta la scogliera fermandosi nelle numerose calette di sabbia e ciottoli.
a cittadina si trova sulla sommità del monte San Giuliano (m 751) che sovrasta la città di Trapani. Il nome Erice deriva dal sicano-siculo-italico “Eryx” che significa “monte”. Si tratta di un magnifico borgo medievale che racchiude in sé mito, storia, arte, cultura, paesaggio e ambiente. La leggenda la vuole fondata dal mitico Erice, figlio di Venere, e difatti furono i punici a introdurre il culto della dea della fecondità, della bellezza e dell’amore.
Da visitare e ammirare il castello di Venere, identificato appunto come il tempio della dea, la cinta muraria costruita dai Feniciintorno al VI a.C., il Duomo dedicato all’Assunta, con il campanile isolato come fosse una torre (e che forse serviva anche da avvistamento e difesa), il castello Pepoli e il castello medievale del Balio, le chiese di San Francesco, di San Giuliano e la chiesa di San Pietro il cui monastero è oggi una sede del “Centro di cultura scientifica Ettore Majorana”.
Dista soltanto 30' minuti di auto da Villa Zina Park Hotel
E’, insieme con Erice, fra i principali insediamenti degli elimi.
Dell’antico abitato non rimangono che poche vestigia: le rovine di alcune torri quadrate e di una porta delle fortificazioni.
Da visitare il tempio, rimasto miracolosamente intatto, periptero esastilo in purissimo stile dorico che si erge solenne e imponente da 2400 anni su una collina immersa in un paesaggio deserto e brullo che ne accentua la grandiosità; il teatro, metà del III secolo a.C., sorge sulla vetta del monte Barbaro; le Terme segestane che, già note in epoca araba, sgorgano sulle rive del fiume Caldo e in parte all’interno di una grotta dove si è formata una sauna naturale. Le acque sulfuree vengono utilizzate per bagni, fanghi e inalazioni.
Sede di una tonnara attiva sino al ‘600, il luogo fu noto per il Santuario di San Vito, edificato nel sec. XIII su una preesistente cappella, poi ampliato nel sec. XVI. Oggi è una località balneare estiva molto frequentata, con una bella e lunga spiaggia sabbiosa e un’attrezzatura ricettiva in continua espansione. Sul territorio si estende parte della Riserva Naturale dello Zingaro già citata.
Nel mese di Settembre vi si svolge il rinomato Cous Cous fest, Festival internazionale dell’integrazione culturale, un importante appuntamento che si rinnova ormai da anni, coinvolgendo nella sua atmosfera festosa tutti i paesi dell’area euro-mediterranea e non solo. Protagonista indiscusso della manifestazione è il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, simbolo di apertura, meticciato e contaminazione.
Da due anni, nel mese di maggio, San Vito Lo Capo ospita un’altra colorata manifestazione, il Festival Internazionale degli aquiloni, una festa dall’essenza multi-etnica, accomunata da un filo comune, l’aquilone, mentre nel mese di ottobre le falesie del litorale si svolge una tappa del Circuito Mondiale di Climbimg, il Sanvitolocapo Climbing Festival
Tra Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo si nasconde uno degli angoli più magici della Sicilia: sentieri angusti e antichi ci guidano all’interno di un’oasi da sogno (1600 ettari di area protetta - lunga 7 km) immersa nel tipico ambiente mediterraneo, tra alberi e arbusti sempreverdi che si inerpicano su un suolo roccioso.
La Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, prima in Sicilia , è stata istituita nel 1981 dalla Regione Siciliana. Anche se lo Zingaro è particolarmente famoso per le sue spaigge, per i fondali limpidi e ricchi di pesce e le grotte sottomarine, è bene sapere che la riserva offre molto di più. Nel suo territorio, infatti, si trovano molte realtà antropologicamente rilevanti come il Borgo Cusenza, completamene abbandonato a partire dagli anni '50, oggi al centro di un progetto di recupero e la Grotta dell'Uzzo (testimonianza della vita di ottomila anni fa) al cui interno sono visibili ancora oggi i resti di una civiltà contadina molto più recente. All'interno dell'area della Riserva ricade un piccolo museo naturalistico dove sono stati recentemente collocati i pannelli sul tema "Etnobotanica dello Zingaro" con i quali vengono messi in luce, attraverso immagini fotografiche, piante spontanee utilizzate ella medicina popolare secondo la tradizione locale delle comunità rurali ricadenti nel territorio dello Zingaro
A pochi chilometri da Castellammare del Golfo, in cima ad una collinetta che si affaccia su una verde vallata che finisce sul mare, si trova il piccolo e tranquillo borgo seicentesco di Scopello.
Assolutamente da non perdere la Tonnara di Scopello, ai piedi del Borgo,con i suoi splendidi faraglioni ed i ricchi fondali. Questa Tonnara, ormai in disuso, è stata la prima a praticare la pesca del tonno in Sicilia, ancora prima dell'avvento dei Romani.
La città è incastonata nel bellissimo Golfo di Castellammare e ai piedi di un’alta montagna ricca di lussureggiante vegetazione che digrada dolcemente verso il mare sino alla penisoletta dove, tra due magnifiche spiagge sabbiose, sorge il Castello di origine normanna e poi ricostruito dagli aragonesi.
Suggestiva località di mare, insieme alla vicina Scopello, sul territorio si estende parte della riserva naturale dello Zingaro, ove si estendono alcuni chilometri di costa che ancora nascondono angoli incontaminati con cale, faraglioni, torri costiere e soprattutto uno tra gli ultimi lembi di vegetazione mediterranea. Paradiso per chi ama il mare incontaminato, la natura e le rocce a precipizio sul mare.
Durante le festività natalizie nel piccolo borgo di Balata di Baida, si svogle uno dei più suggestivi presepi viventi in Sicilia e nella provincia di Trapani
Ad occidente, dove finisce la Sicilia, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo e che gli Arabi vollero rinominare Marsa Ali.
Attorno ad un centro, piccolo ma intriso di arte e di storia, si apre un vasto territorio che comprende un’infinità di frazioni sparse, le cosiddette “contrade”. Nelle terre qui intorno, lontano dalla frenesia cittadina, si produce un vino dalla storia antica e gloriosa, con un gusto e un profumo inconfondibili: il Marsala.
Il lungomare, molto bello per le tante palme che si susseguono da un lato e dall’altro, vi porterà direttamente alla zona balneare dove si alternano spiagge libere e lidi attrezzati.
Dalla parte opposta, in direzione di Trapani, vi aspetta invece un paesaggio ancora più particolare: la Laguna dello Stagnone con Mothia e le altre piccole isole che fanno parte delle Riserva Naturale e, poco più in là, le Saline con le vasche per la raccolta del sale e i mulini a vento.
Nel 2015 le Saline della Laguna sono state elette “Luogo del Cuore” FAI, vincendo la speciale classifica EXPO 2015. e attività turistiche all’interno delle Saline della Laguna dello Stagnone e del mulino d'Infersa, un vero gioiello di archeologia industriale legato alla tradizione ed alla cultura della produzione del sale in Sicilia.